In un saldo e stralcio, i soldi vanno dati al creditore!
*Come Gestire un Saldo e Stralcio: La Storia di A. e il Suo Successo*
In un *saldo e stralcio*, i soldi vanno dati al creditore.
Questa è la storia di A., una cliente che ho conosciuto un paio di mesi fa. Dopo aver letto di me sui social, A. ha deciso di contattarmi perché aveva un debito con una banca, e di lì a poco quest’ultima avrebbe attivato le procedure per un pignoramento immobiliare e la vendita all’asta.
La cosa più grave è che un *avvocato* a cui A. si era rivolta per chiedere un saldo e stralcio, prese contatti con la banca, ma non ottenne mai l’accettazione della sua proposta, nonostante avesse detto il contrario. Sulla base di questa ipotetica trattativa, il consulente si è fatto bonificare mensilmente la cifra che, a detta sua, avrebbe girato alla banca, specificando che questa era la prassi da seguire.
Solo nel mese di ottobre 2022, dopo le continue pressioni da parte di A., il consulente le presentò una lettera da parte dell’istituto di credito, facendole credere che fosse un’accettazione.
Nel mese di novembre, A. mi contattò, mi raggiunse nel mio studio e mi chiese di seguirla, poiché aveva contattato la banca e scoprì che non c’era nessuna accettazione né tantomeno una trattativa, ma solo un contatto con il suo consulente, che prometteva la formulazione di un’offerta.
Decisi di prendere a cuore la cosa. A. mi firmò la delega e subito contattai la banca, che mi confermò quanto sospettato.
Le somme che A. aveva pagato al consulente non pervennero alla banca, tranne l’ultimo pagamento che A. fece direttamente all’istituto di credito. Il consulente, vedendosi alle strette, disse alla cliente di bonificare alla banca, sperando di riportare la posizione in bonis, allontanando la possibilità di un recupero forzoso!
La procedura esecutiva non c’era, ma la banca era pronta per avviarne una.
Formulai una proposta di saldo e stralcio con l’obiettivo di salvare la casa che il suocero le aveva regalato, ma che alla sua morte, non aveva più potuto pagare.
La casa, seppur piccola, molto carina, ha un valore commerciale abbastanza alto rispetto al valore del debito, pertanto la banca era garantita di prendere tutte le somme di cui era creditrice.
Dovevamo risolvere prima che si attivasse la procedura esecutiva, per evitare che fosse fatta una perizia sull’immobile, che avrebbe allontanato ogni possibile trattativa.
Il valore del debito era di circa 28.000 euro, mentre la casa ha un valore di circa 55.000 euro.
Con un pagamento immediato, una proposta molto dettagliata, con proiezioni ipotetiche di incasso, tempistiche e analisi delle spese che la banca avrebbe dovuto sostenere per l’attivazione di una procedura esecutiva, ho ottenuto un saldo e stralcio per 15.300 euro.
Nessuna società o professionista incassa le somme dal debitore e poi le gira alla banca. I pagamenti vanno fatti sull’IBAN indicato dalla banca nella lettera di accettazione! Diffidate di chi vi racconta il contrario.
A presto,
Francesca Scarpetta